“CambiaVerso!”: L’avventura delle Alte Sq. della Zona Conca d’Oro.
Campo estivo? Troppo presto!
San Giorgio? Troppo tardi!
Thinking Day? Non ne è il periodo!
Ma allora cosa ci facevano, giorno 21 Maggio, tante camicie azzurre a colorare piazza Indipendenza?
Un evento importante, che non veniva organizzato da più di una decina d’anni: tutte le Alte sq. della Zona Conca d’Oro si sono riunite. Ma per fare cosa?
All’ora dell’appuntamento, chiedendo in giro tra i ragazzi, nessuno sembra essere al corrente di ciò che li aspetta.
Al cerchio di partenza viene data una notizia: qualcosa a Palermo stava e sta ancora cambiando. Compito dell’esploratore è quello di osservare, ascoltare, capire!
Infatti, dopo esser stati divisi in squadre soprannominate con i nomi dei venti, quali Tramontana, Mezzogiorno, Levante, Ponente e Libeccio, i ragazzi hanno ricevuto delle buste con delle prove, delle tappe, dei posti ben definiti in cui recarsi.
Non era la solita attività di Civitas: le tappe servivano a noi ragazzi per scoprire realtà della nostra città che stanno attorno e vicino a tutti noi, ma che molte volte vengono nascoste o ignorate.
L’ambulatorio Ippocrate, dove si offrono cure e medicinali agli immigrati senza permesso di soggiorno; il Centro Apriti Cuore, che garantisce assistenza a persone con problematiche e disguidi sociali; Santa Chiara, dove i bambini del quartiere possono godere di spazi in cui giocare, corsi di dopo-scuola gratuiti, o anche un semplice pasto caldo per chiunque ne abbia bisogno; Palazzo Yung, bene confiscato alla mafia; la sede dell’Associazione “Libera contro le mafie”. Sono i posti in cui le squadre hanno prestato servizio, ascoltato le storie di coloro che avevano voglia di raccontarle e, perché no, portato un po’ di gioia.
Prima che potessero dirigersi verso il punto d’incontro finale, la Base Scout Volpe Astuta, i capi hanno incaricato le varie squadre di superare altre “prove bonus”: tra il fare selfie in Cattedrale con i turisti e scrivere canzoni riassumendo tutte le attività della giornata fino a quel momento, i ragazzi hanno saputo intrattenersi durante il cammino verso la Base.
Arrivati alla base, dopo aver issato le bandiere, i ragazzi ed i capi si sono riuniti così che ogni squadra potesse raccontare alle altre la propria esperienza, i posti che ha visitato, le storie che ha ascoltato ed i servizi che ha compiuto, tra commenti scherzosi e pareri personali. Prima che facesse buio i ragazzi si sono subito messi al lavoro insieme ai capi per costruire i rifugi per la notte, raggruppati per gruppo di appartenenza, per poi cenare tutti assieme.
Dopo cena, giusto un po’ di tempo da trascorrere insieme per poi dirigersi verso la “Camera dello Scirocco”, cantando sulle note del Kamaludu. Lì i capi hanno rappresentato varie scene che partivano dalla “Ragazza di Micciulla”, addormentata assieme alle bellezze della Base, alla storia di un bruco che si apre alla vita divenendo una farfalla, paragonato a Giovanni Falcone, fino ad arrivare ad un’intervista fatta a Davide Carella, Anna Di Marco e Gerlando Giaccone, che hanno raccontato la storia della conquista e dell’assegnazione di questa nostra Base, tra lavoro e fatiche, fino all’inaugurazione dell’anno scorso. Subito dopo, torce spente e tutti nelle cave, passando per cuniculi stretti e sbattendo la testa sui bassi soffitti, per poi terminare la serata con una preghiera in cerchio e l’immancabile “Signor fra le tende schierati”.
Al mattino un fantastico buongiorno alle ore 5, con l’esplorazione dei Qanat della Base e, subito dopo la colazione e la Messa, partono le attività di servizio alla base. Tra le attività di raccolta dei rifiuti e delle erbacce, creazione di insegne e cartelli da poter appendere e realizzazione di video sulla base, la mattinata è trascorsa velocemente e, dopo un breve pranzo, tutti riuniti nuovamente per l’Ammaina bandiera, dopo aver ricevuto un simbolo piccolo ma importante per la base: la resistenza, segno di coraggio e ricordo delle fatiche di tutti coloro che hanno lottato per la nostra Base, di tutti coloro che hanno lottato contro la mafia per la nostra Città, per non dimenticare mai che è grazie a loro che possiamo permetterci di fare le nostre attività a Volpe Astuta, senza aver paura di niente e di nessuno.
Marta Randazzo, Guida del Pa 6
Foto di: Alberto Di Franco, Capo Reparto Pa1
Simona Ragolia, Guida del Pa 2
Reporter delle Squadre “Venti di Cambiamento”
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