San Giorgio 2018 – Parola ai capi e alle squadriglie
Giorno 21 e 22 Aprile presso il parco La Favorita si è svolto uno degli eventi più attesi dalla branca E/G: il San Giorgio!!
Il primo giorno le squadriglie, orientandosi con mappa, hanno raggiunto il proprio sottocampo. Successivamente, tutti i componenti di ogni squadriglia si sono recati presso le botteghe a cui avevano scelto di partecipare e, dopo aver concluso quest’attività, le varie squadriglie hanno provveduto al montaggio della propria tenda. Subito dopo, tutte le squadriglie si sono riunite per partecipare alla celebrazione della Santa Messa e ad uno spettacolo, canti e balli organizzati da alcuni E/G. Il giorno dopo, ha avuto ufficialmente inizio, il Grande Gioco!! Quest’anno sono state allestite ben 11 basi: giornalismo, orientamento, pioneristica, natura, campismo, segnalazione, olimpia, pronto soccorso, mani abili, meteorologia e una itinerante, la base “Jolly”. Dopo pranzo le squadriglie si sono recate alle scuderie reali dove gli incaricati di zona hanno annunciato i nomi dei vincitori delle varie basi e i primi 2 classificati.
Sq. Gazzelle – Palermo 6
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Quest’anno per il S.Giorgio di Zona, come Capo della branca EG ero presente in una delle basi delle prove della competizione tra squadriglie, poco importa quale, ma ciò che più importa è l’esperienza che ho vissuto.
Dopo diverse squadriglie, arriva la squadriglia Cobra, composta da due ragazzi, Luca (nome di fantasia) e Davide (nome di fantasia). Luca è un ragazzo di circa 12 anni molto sveglio, Davide ha circa 15 anni ed è un ragazzo “speciale”.
Si, un ragazzo “speciale” perché per me qualsiasi tipo di disabilità non rende anormali ma “diversamente normali” e quindi speciali.
Fatta la presentazione di rito i ragazzi iniziano la prova. Ciò che mi ha colpito è stato il modo in cui i due interagivano, Luca nonostante la sua poca esperienza scout riusciva col suo carisma ed i suoi modi gentili a spronare Davide nella prova e di contro Davide si sentiva “PROTAGONISTA”. La prova non ha dato i risultati sperati ma i due sono stati ugualmente importanti ognuno col suo compito e con il suo ruolo. In poche parole sono stati PROTAGONISTI, perfettamente in linea con il tema del S.Giorgio di quest’anno
Non ho indicato il gruppo di provenienza della squadriglia Cobra, perché ogni gruppo della nostra Zona, anzi delle realtà scout di oggi ha una squadriglia Cobra, nella quale i ragazzi “speciali” sono fortemente presenti. Noi scout rispetto a tante altre agenzie educative accogliamo questi ragazzi e spesso siamo la loro ultima occasione per il loro inserimento in una società nella quale il “diverso” è solo colui che ha una disabilità, ma anche chi non segue i canoni standardizzati imposti dai media o dal mondo social.
Questi ragazzi sono sempre più presenti nei nostri gruppi e noi Capi dobbiamo avere la consapevolezza che per noi sono una ricchezza, un dono del Signore che ci chiama al servizio verso di loro, ma molto di più al servizio verso tutti i ragazzi che ci sono stati affidati affinchè superino la barriera della diversità, accettando ed includendo nella propria vita ogni fratello o sorella che il Signore metterà nel suo cammino.
Quest’esperienza mi ha arricchito tantissimo e mi ha talmente colpito da affermare che nonostante non abbia fatto il punteggio più alto nella competizione, anzi forse ha fatto uno di quelli più bassi, per me il S.Giorgio di Zona l’ha vinto la squadriglia Cobra.
Un Capo della Branca EG