Raccontare storie, cambiare la realtà
La Redazione della Zona Conca d’Oro, composta da tre Scolte e due Rover, ha scelto di muoversi attraverso i canali comunicativi della zona avendo come base proprio il Progetto di Zona. Dopo un’attenta lettura la Redazione ha individuato ed estrapolato dal progetto alcune tematiche attraverso le quali poter lanciare un messaggio. L’intento della Redazione, infatti, è quello di fare rumore attraverso alcuni dei temi che il nostro Progetto di Zona contiene. Questo che segue è il primo articolo redatto dalla Redazione. Buona lettura!
Una delle più grandi ferite che affligge la nostra realtà è la violenza contro le donne.
Questi atti di violenza si verificano in forme diverse e sempre più crudeli e mostruose, con conseguenze terribili sulla salute fisica, sessuale e mentale delle donne e ragazze che le subiscono, concludendosi gran parte delle volte con la morte di queste.
Queste donne, ragazze, bambine perdono la loro libertà, gli viene strappata dai loro aguzzini, che sono partner, ex, parenti, amici ed estranei. Diventano vittime, maltrattate, abusate, trattate senza alcun rispetto e valore, violentate, condannate a morire.
Ogni forma di violenza, da quella verbale, a quella fisica, fino a quella più estrema distruggono le donne, rendono la loro vita sofferente e piena di dolore, paura, facendole sentire impotenti. L’abuso acquista purtroppo svariate forme, dai commenti sessisti, ai gesti irriverenti non graditi, alle minacce, e alla violenza fisica, schiaffi, calci, pugni, e tanto altro ancora… In Italia, dall’ 1 Gennaio al 12 Novembre 2023 sono stati registrati 102 femminicidi, e le percentuali rispetto al 2022 sono aumentate dell’1%; per non parlare del tasso di violenze fisiche, verbali e sessuali che ogni giorno le donne subiscono, con dati rilevati che fanno rabbrividire ma anche riflettere su questa triste e lacerante realtà. Da queste storie tragiche dobbiamo imparare ed avere consapevolezza di ciò che accade, essere testimoni e protettori dei diritti che spettano ad ogni donna, ad ogni essere umano, e far in modo che tali diritti e valori no vengano calpestati.
Martedì 6 Febbraio 2024 una di queste donne ci ha donato la sua testimonianza, per accoglierla ed imparare da quanto le sia accaduto. Si tratta di Barbara Bartolotti, una donna palermitana che nel 2003 all’età di 29 anni, “un giorno come un altro”, divenne una vittima di tali violenze.
Nel 2003 Barbara è già sposata, con due figli e proprio durante il periodo natalizio ha intenzione di annunciare la nuova gravidanza.
Un sabato però riceve una chiamata da un suo collega – un ragazzo molto tranquillo che non ha mai dato segni di squilibrio – in cui le chiede di incontrarsi, Barbara accetta e si trovano a fare un giro in macchina. Dopo qualche minuto gli chiede di accostare per chiamare il marito, subito dopo aver chiuso la chiamata però Barbara sente un colpo alla testa.
Poi un altro…
E altri ancora.
Non contento prosegue con calci e pugni ripetendo “Non posso averti, meglio ucciderti” e successivamente le dà fuoco. Barbara ha la lucidità di fingersi morta e una volta visto scappare il suo aggressore, riesce a spegnere le fiamme e a cercare aiuto. Due ragazzi – i suoi angeli custodi – riescono a portarla al pronto soccorso più vicino, lì riesce a dare il nome del suo aggressore prima di entrare in coma per nove giorni. Al suo risveglio inizia il suo inferno a causa delle medicazioni e dei numerosi interventi.
Purtroppo la giustizia non fù giusta con Barbara: il suo aggressore si avvalse del rito abbreviato e riuscì ad abbassare la pena a quattro anni di reclusione in carcere, anche se alla fine trascorse solo qualche mese ai domiciliari, perché
beneficiò dell’indulto. Barbare viene licenziata e non riesce a trovare lavoro da nessuna parte a causa del suo aspetto, così – stanca delle delusioni – decide di dare vita alla sua associazione “Libera di vivere” grazie alla quale aiuta ragazzi e ragazze che vogliono denunciare situazioni di violenza fisiche e/o verbali.
Ad oggi Barbara racconta la sua storia in diverse iniziative pubbliche, con lo scopo di sensibilizzare i giovani e portare un cambiamento nel nostro mondo.
Articolo a cura di:
Lidia Cascavilla, Scolta del Palermo 4
Michela Prinzi, Scolta del Palermo 3
Gabriele Tamburello, Rover del Palermo 14
Foto di
Mariachiara Greco, Scolta del Palermo 3
Matteo Marcotti, Rover del Palermo 5
Nessun commento