Capo Scout – Vocazione e Talenti

Capo Scout – Vocazione e Talenti

Cosa dire a chi decide di fare il capo scout? Per me che sono tanti anni che svolgo questo servizio è difficile ricordare lo spirito con cui ho cominciato. Un capo mi chiamò, mi fece la proposta ed io accettai. Senza grande convinzione, senza formalismi, senza iter procedurali. Quel capo aveva visto in me le caratteristiche di un capo che neanche io in quel momento sapevo di avere ma che ho imparato a scoprire giorno dopo giorno.
Le cose oggi sono cambiate. Già dal clan i capi aiutano i ragazzi a capire se hanno le caratteristiche giuste per essere degli educatori. La Co.Ca. svolge un ruolo più formativo e vocativo rispetto alla Direzione di Gruppo di un tempo. Anche la Regione e la Zona offrono più opportunità di verifica e confronto sul proprio servizio educativo rispetto a prima.
Rimane comunque la grande sfida di capire se si è veramente “portati” a fare il capo. Ed è una
ricerca personale che si gioca giorno dopo giorno sapendo cogliere dentro di se i “segni”, anche i più deboli, della vocazione e dei talenti necessari ad affrontare le gioie e le difficoltà che il servizio di capo ti chiama a superare. Avere certezza della giusta vocazione e dei talenti adeguati è indispensabile per se, per la CoCa e per i ragazzi. Bisogna fare lo sforzo di andare in profondità e chiedersi: Perché voglio essere un capo? Per chi lo voglio fare? Ho i talenti per farlo? Solo quando avrete risposte chiare e sincere a queste domande potrete aver fiducia che la vostra scelta sarà profonda, responsabile e duratura.
In tanti anni di servizio da capo ho visto molti giovani e adulti entrare in Co.Ca. con grande
entusiasmo, progetti, aspettative e impegno ma a poco a poco tutte queste caratteristiche sono affievolite ed hanno abbandonato. Fare il capo scout prima o dopo ti pone di fronte a situazioni e problematiche che potrai superare solo con la vocazione ed i talenti giusti di un educatore.
L’entusiasmo, l’impegno, la competenza, il metodo, i progetti, i programmi, il Giwell senza la
vocazione e i talenti adeguati non bastano per essere un capo scout significativo.
I due requisiti – vocazione e talenti adeguati – devono coesistere visto che assolvono a due aspetti diversi del servizio educativo.
E’ la vocazione che ci rende capaci di accompagnare con amore tutti i ragazzi che ci sono stati
affidati nel difficile cammino della crescita.
Sono i “giusti talenti” che ci permettono di aiutarli a comprendere in libertà quale è la loro Strada. E’ la vocazione che ci fa apprezzare e gustare con loro il piacere e la gioia di scoprirsi persone in cammino verso la Salvezza.
Sono i “giusti talenti” che ci aiutano ad utilizzare al meglio le potenzialità del metodo scout
adeguando gli strumenti alle specifiche esigenze dei nostri ragazzi.
Un consiglio mi permetto di darvi, conservate sempre l’umiltà di verificare con oggettività
l’efficacia del vostro servizio. Imparate a leggere i “segni” della vostra azione educativa dentro di voi, nei ragazzi e nella CoCa; vi aiuterà a capire se e quando verrà il momento di conservare il fazzolettone.

Buona Strada
Guido Speciale – Pa 15

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