Da Palermo verso il mondo, riflessioni sulla SIS e sull’Internazionalità dello Scautismo

Da Palermo verso il mondo, riflessioni sulla SIS e sull’Internazionalità dello Scautismo

[ 28 juillet 2011,cérémonie d’ouverture du 22ème Jamboree Scout Mondial à Rinkaby, Kristianstad, Suède, Photo © Jean-Pierre POUTEAU 2011]

La settimana che stiamo vivendo è nota a noi tutti come Settimana Intenzionale dello Scoutismo… e questo lo sappiamo, come sappiamo cos’è una settimana e, in teoria, anche cos’è lo scoutismo.
Ma quale significato e valore diamo alla parolina “Internazionale”?
Ecco, vorrei condividere con voi tutti alcune riflessioni sparse su questo argomento cercando di legare Scoutismo e vita quotidiana.
La dimensione internazionale è nello spirito più profondo dello scoutismo sin dalla nascita, nelle parole, nei gesti, negli obiettivi: una stessa Promessa, una stessa Legge e uno stesso saluto – per scout e Lupetti – ad ogni latitudine; Jamboree e Scout Moot per dare occasioni di incontro ed infine, quasi un articolo al di fuori della Legge, impegnarsi a lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato.
Ecco dunque il valore di quella parolina “Internazionale”, è una sorta di consegna, una richiesta, una preghiera fatta agli scout di tutta la Terra proprio dal fondatore: sentirsi parte di una fraternità mondiale che ha a cuore l’umanità tutta e la Terra stessa.
Non ci credete?
Ripetiamo nella nostra mente: …prometto di aiutare gli altri in ogni circostanza…sono amici di tutti…amano e rispettano la natura… il solo modo di essere felici è di procurare la felicità degli altri.(*)
Queste ed altre parole rimandano proprio a quella parola “Internazionale”, perché da nessuna parte B.-P. ha detto di fare tutto ciò solo a “questi” e non a “quelli”, oppure solo agli altri “scout”, oppure solo a “questo” pezzo di natura e non a “quell’altro”.
Internazionale diventa quindi un modo per dire senza confini, senza distinzione alcuna, senza pregiudizio alcuno.
E se qualcuno ricorda che nella Promessa si parla di “dovere verso il proprio Paese”, beh, c’è dovere più grande verso il proprio Paese se non quello di lavorare “alacramente” per renderlo parte della Comunità mondiale in pace con tutti?
Se siamo d’accordo su quanto detto fino a qui, proviamo, allora a tradurre tutto ciò in attività ed azioni concrete.
Da buoni scout sappiamo che prima di passare all’azione occorre osservare e conoscere per progettare bene.
Ed in questo caso, se vogliamo lavorare per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato, ci tocca per prima cosa conoscerlo questo Mondo magari cominciando con il Mondo che abbiamo a portata di mano.
Chi tra i nostri Lupi, o Vecchi Lupi, non ha amici, o conoscenti, che non sono italiani?
Invitare qualcuno di loro, piccoli o grandi che siano, ad una riunione del nostro Branco perché ci insegnino i giochi del loro Paese di origine, o qualche canzone o qualche ricetta semplice, facile e veloce è già un primo passo verso la conoscenza del Mondo.
Ma anche se questi “conoscenti” non sono scout come noi?
Ma perché le parole che troviamo poco sopra, dove c’è l’asterisco (*), valgono solo se abbiamo di fronte un altro scout?
Oppure chi non è scout non ha nulla da farci conoscere?
Le cose diventano più eccitanti quando abbiamo a che fare con gli E/G: molti cominciano a fare le prime vacanze studio all’estero e grazie a internet o alla musica le lingue straniere sono più a nostra portata, eccola allora che si può immaginare un’Avventura speciale. Oltre ai Jamboree ci sono altri momenti, e luoghi, in cui poter incontrare tanti scout da ogni parte del mondo. Il modo più semplice è partecipare al JOTA/JOTI che si svolge durante il terzo weekend di ottobre (dal 18 al 20 ottobre 2019) per incontrare, via internet o via radio scout da ogni parte del pianeta.
Se con la radio è un po’ più complicato, con un pc collegato al web è semplicissimo.
Basta registrarsi sul sito www.scout.org ed accedere al sito www.joti.tv per potersi collegare con tantissimi scout dall’Indonesia alla Colombia, passando per la Russia, la Norvegia, il Canada, gli USA….
Oppure andare a incontrare gli scout statunitensi di stanza a Sigonella (Troop/Pack BSA #0053), oppure andare in Alto Adige per incontrare i gruppi dell’associazione “Südtiroler Pfadfinderschaft”, scout di lingua tedesca affiliati sia all’AGESCI sia agli scout austriaci oppure organizzare un campo estivo in una delle tantissime basi scout in tutta Europa, Kandersteg in Svizzera (www.kisc.ch), Zellhof in Austria (www.zellhof.at), Gilwell Park in Inghilterra (www.scoutadventures.org.uk), Jambville in Francia (jambville.sgdr.fr), Zeewolde in Olanda (scoutinglandgoed.scouting.nl).
Un campo in una di queste basi è un momento particolare, in cui poter conoscere ragazzi e ragazze di tutta Europa: giocare, mangiare, divertirsi e stare assieme anche se non ci si capisce completamente.
Cosa??? Troppo lontano??? Troppo costoso??? Troppo complicato???
Sbaglio, o gli scout hanno cancellato le lettere “IM” dalla parola impossibile????
Anche per i ragazzi più grandi ci sono tanti modi per scoprire e conoscere il mondo, oltre alle tante occasioni di Servizio che ci si possono prospettare in città, c’è il settore Internazionale dell’AGESCI che offre diverse opportunità da cogliere per l’estate e non va trascurato il Servizio sui treni Unitalsi per Lourdes con i Foulad Bianchi, un’esperienza unica nel suo genere.
Ma i più grandi tra gli R/S, come i capi di qualsiasi età, hanno altri due modi per rendere concreta la parolina “Internazionale”.
Il primo è quello di andare a prestare servizio nei team internazionali che lavorano presso le basi scout: i “pinkies” di Kandersteg (https://www.kisc.ch/why-volunteer-kisc) o il “ZellhofTeam” (http://zellhof.at/0_english/07Main_Team.htm) o qualche altro team (date un’occhiata qui: http://rovernet.eu/site/) sono delle esperienze uniche che uniscono servizio, scoutismo, fraternità internazionale, natura, gioia ed amicizia.
Il secondo è quello di non lasciarsi scappare le occasioni di partecipazione attiva che ci si presentano in maniera anche diversa tipo le prossime elezioni Europee.
Sfruttare l’occasione per conoscere meglio cos’è questa istituzione e cosa fa per i cittadini è un primo passo (https://what-europe-does-for-me.eu/it/home oppure https://www.scout.org/node/503486?language=en) sfatando miti (https://ec.europa.eu/italy/news/euromyths_it oppure https://euvsdisinfo.eu/) ed infine votando (https://www.stavoltavoto.eu).
Infine, giusto una nota personale, l’anno scorso con il Reparto di Piana degli Albanesi abbiamo valicato le Alpi, andando a fare il Campo Estivo proprio a Zellhof, nei pressi di Salisburgo.
Non un campo estivo come gli altri, non le solite attività, non il solito rapporto con la natura e con il Reparto.
Un campo estivo, diverso, dal sapore più plurale, con voci e lingue diverse nelle orecchie, con incontri e conoscenze inaspettate.
Un campo estivo che spero abbia lasciato, in tutti i partecipanti, la curiosità, la voglia, il desiderio di conoscere, scoprire e stare dentro un mondo fatto di tante culture e tante lingue, tante facce unite in una sola umanità, in pace e in armonia… proprio come voleva B.-P.!
Buon B.-P- day a tutti.
Marco Pillitteri – Capo del gruppo Piana degli Albanesi 1
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