EPPPI 2019 – Una costellazione di eventi

EPPPI 2019 – Una costellazione di eventi

Di seguito torvate i racconti dei nostri redattori che hanno vissuto l’esperienza degli EPPPI 2019
Buona Lettura

L07 – PC: Pronto Soccorso

“Tutti ci possiamo trovare in una situazione dove la vita di una persona può dipendere dal nostro coraggio ma soprattutto dalle nostre conoscenze. Cosa fare e cosa non fare? Sconfiggi il panico, impara la rianimazione, a togliere il casco in un incidente di moto, ad estrarre un tappo dalla gola di un bambino, a riconoscere un infarto… Non restare a guardare diventa protagonista del soccorso in emergenza e non”.

Partendo da questa premessa e con gli occhi pieni di aspettative, decisi di partecipare a questo laboratorio EPPPI organizzato dalla Protezione Civile, che si tenne il 9-10 Marzo a Partinico. La particolarità di questo evento fu il fatto che venne chiamato “trifoglio”, in quanto vennero uniti tre laboratori (Pronto soccorso, Topografia e Radioscouting) con uno scopo ben preciso, ovvero quello di farci collaborare tutti insieme in caso di emergenza e di calamità naturali. Infatti un’attività che mi piacque particolarmente è stata la simulazione a squadre. Queste squadre furono suddivise equamente con membri del laboratorio di pronto soccorso, topografia e radio. Quindi con la voglia di mettere in pratica, quello che avevamo appreso il pomeriggio precedente, ci incamminammo verso una strada di campagna e dopo circa 200m trovammo un capo che simulò una frattura al braccio a causa di una caduta. I topografi insieme ai ragazzi con il walkie-talkie comunicarono la posizione, il tipo di emergenza e chiesero il soccorso dell’ambulanza, anche se precedentemente noi soccorritori siamo intervenuti eseguendo le tecniche in caso di frattura.
Dopo l’intervento dell’ambulanza tornammo alla base dove si accolsero i capi e i volontari dell’A.V.E.S. che ci fecero i complimenti per aver dimostrato fermezza e ottima acquisizione delle competenze. Infine il laboratorio terminò nel primo pomeriggio, con la consegna degli attestati e i saluti. Da questa esperienza mi porto uno zaino colmo di conoscenze, competenze e soprattutto voglia di fare affinché tutto ciò possa portare buoni frutti per il mio futuro.
                                          Aurora Potenzano Novizia del Palermo 3

L11 – Tutti su per terra

Estote Parati…

Il motto di tutti gli scout, ma siamo veramente pronti e competenti per essere Estote Parati? Partiamo dall’inizio, ci troviamo a Messina, proprio perchè sta per cominciare il laboratorio per novizi “tutti su per terra” nel quale i capi campo insieme a dei componenti della pattuglia protezione civile della zona dello stretto si proponevano di farci diventare più competenti su alcuni ambiti del primo soccorso applicato allo scautismo. Quindi ci vediamo alla stazione di messina e subito con le macchine andiamo a san michele, una frazione collinare di messina, dove cominciamo a camminare, dopo una lunga camminata siamo arrivati su un punto panoramico dove subito incominciamo a parlare di topografia, uno scout in emergenza deve sapersi orientare.

Quindi arrivati al forte “San Jachiddu”, un forte del diciannovesimo secolo usato anche nella seconda guerra mondiale per avvistare i nemici sullo stretto, incominciamo ad imparare montare le tende… perchè imparare, dovremmo già saperle montare no?

La risposta è no, le tende in questione hanno una base quadrata di lato 5 metri la paleria è formata da dei pali di metallo lunghi e molto pesanti, infatti la tenda non è fatta per essere trasportata mentre si cammina, come le igloo per esempio. Dopo aver montato le tende ci alleniamo a praticare il bls con l’aiuto di dei manichini e con un capo che ci guidava, abbiamo capito a fondo che è una manovra relativamente semplice da fare che però permette realmente di salvare la vita ad una persona. Quindi dopo la messa e la cena abbiamo parlato di radiocomunicazione, una delle tecniche meno approfondite dagli scout, abbiamo parlato dei tipi di radio, di come cominciare e finire una conversazione e dell’alfabeto fonetico nato, poi abbiamo approfondito queste tecniche con un gioco in stile scout, 

 in seguito data la mole di cose da fare l’indomani e l’ora ormai tarda siamo andati a dormire.

La sveglia è suonata presto di mattina, molti avevano un treno da prendere e bisognava essere puntuali, dopo la colazione incominciamo subito con un bel ripasso di primo soccorso e di tutte le occasioni che si possono presentare durante le attività scout. E’ ora di mettere in pratica quanto imparato di topografia il giorno prima, una signora apparentemente disorientata ci consegna una cartina e ci dà le coordinate di dove si trova una cassetta di pronto soccorso che ci servirà ad aiutare una persona in difficoltà, arrivati sul posto troviamo una radio con cui ci vengono comunicate le coordinate del punto in cui dobbiamo recarci. Il ferito si trova sotto un muro alto circa 4 metri! dobbiamo imparare a calarci con le corde, detto fatto, magari non abbiamo imparato al 100% ma sappiamo qualcosa in più di prima. Dopo aver soccorso il ferito si ritorna a smontare le tende,e dopo un pranzo in fretta e la doverosa foto di rito si ritorna alla stazione, il treno ci aspetta.

Siamo arrivati alla fine, in questo campo ho imparato come alcune tecniche tutto sommato semplici possano essere realmente utili in emergenza e soprattutto come sia importante conoscerle.

Alessandro Piccica Novizio del Palermo 15

L13 – Guida la tua canoa

Nei giorni 9 e 10 marzo tutti i Rover e le Svolte della Sicilia si sono mossi per partecipare agli epppi. Noi come novizi del Palermo 3,4 e 22 della zona conca d’oro ci siamo recati a Porto Empedocle per partecipare al campo L13-guida la tua canoa, un campo prettamente nautico. Dopo un lungo viaggio estenuante, sul tardo pomeriggio i capi hanno dato il via alle attività in pieno stile scout. Subito dopo le presentazioni e le divisioni in equipaggi abbiamo aperto il campo con la prima attività tecnica/teorica sul come pagagliare e vogare seguito da un momento di riflessione sulla sicurezza in mare. La sera in seguito alla cena abbiamo “giocato” alla caccia paolina, con chiusura al fuoco in un momento di riflessione condiviso.
La mattina seguente, svegliatici presto e sistematici abbiamo dato inizio alla vera e propria esperienza nautica, guidare le canoe in coppia, guidare una barca a remi e praticare un adeguato salvataggio in mare. Finita la grande attività, tutti in acqua!! Perché uno scout non teme le intemperie specialmente se isolano!! Dopo aver pranzato, a malincuore ci siamo riuniti per un ultimo abbraccio, con la premessa e la speranza di rivederci in un futuro molto vicino ricordandoci sempre che “non è mai un addio ma un arrivederci”. Quest’esperienza del tutto nuova ha allargato il nostro bagaglio di competenze e ci ha insegnato che in mare non c’è spazio né per il rancore né per la distrazione ma solo il rispetto e sacrificio gli uni verso gli altri. Buona strada! O per meglio dire: buona rotta.
Gabriele Vitullo del novizio Palermo 22
Alberto Brucato del novizio Palermo 3

B01 – Ricominciamo dai diritti

Quest’anno agli ”Epppi”, evento regionale di branca R/S dove sono presenti una varietà di laboratori scout, io ho scelto la bottega ”Ricominciamo dai diritti” tenutasi a Palermo. Dopo esserci riuniti e conosciuti, ci siamo divisi in gruppi distinti da un colore diverso e col mio gruppo abbiamo svolto servizio con un animatore e i bambini del quartiere. Dopo aver terminato il servizio ci siamo riuniti insieme agli altri gruppi nella sede del Palermo 15, qui abbiamo iniziato a parlare dei diritti fondamentali che ogni bambino ha dalla nascita e successivamente abbiamo avuto un incontro con Mamadú, un ragazzo venuto in Italia dall’Africa, e la sua tutrice volontaria Ines. Quest’ultima chi ha raccontato la sua esperienza da tutrice volontaria e Mamadú la sua integrazione in questo paese. Durante questo incontro c’è stato l’interessante intervento di un avvocato e capo scout, Beppe Guttuso, e abbiamo iniziato a parlare di immigrazione in particolare di cosa succede dopo gli sbarchi,e quello di cui hanno diritto i minorenni, accompagnati e non.

Successivamente abbiamo cenato con prodotti tipici provenienti da tutta la Sicilia. Dopo la cena abbiamo vissuto due momenti molto profondi e ben organizzati: Una veglia, a cui abbiamo partecipato anche noi ragazzi creando un particolare momento col proprio gruppo,e in seguito un Deserto a lume di candela. Durante questi due giorni ho fatto subito amicizia con gli altri ragazzi e anche se non conoscevo nessuno,mi sono sentita molto a mio agio sia con i capi bottega sia con i ragazzi. Da questa esperienza mi porto una consapevolezza che prima non possedevo e la leggerezza di un bambino.

Sofia Buccafusco Scolta del Palermo 3

B14 – Io e te uguali! Ma?…

“Io e te uguali! Ma?…”

La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere qualcuno. Al giorno d’oggi i disabili vengono discriminati da chi ha paura ad interagire con loro, mostrandosi per come vogliono apparire e non per come sono realmente.

È stata la necessità di mettersi in gioco per superare questi limiti nel relazionarsi che ha spinto Rover e scolte a partecipare Sabato 9 e Domenica 10 marzo alla bottega:’’ IO e Te uguali! Ma?…’’ Non è stata una carrozzina ad impedirci di vivere una piccola parte delle nostre attività in riva al mare, cogliendone le bellezze ed i colori per portarle a coloro che non hanno potuto vederlo con i loro occhi.

Abbiamo trascorso questi due giorni a contatto con la VERA UMANITÁ che non ha paura di dimostrarti il proprio affetto senza filtri di alcun genere. È stata una sfida riuscire a mettere da parte le proprie ‘’sicure maschere’’ per fronteggiare una realtà diversa dalle nostra, ma è proprio questa che ha smussato le nostre incertezze e paure aprendo nuovi orizzonti dinanzi a noi.

Abbiamo impiegato i nostri pomeriggi ad aiutare i nostri amici dell’Oasi Verde animando i loro pomeriggi cantando  sugli accordi di Modugno e Rino Gaetano, nonostante non sapessimo tutte le parole, creando così una atmosfera di serenità e gioia. Nonostante le loro piccole e grandi disabilità li abbiamo resi più felici; ma il loro modo di essere e di affrontare la vita è stato maestro per noi, insegnandoci che essere felici con quello che tu possiedi è quanto di meglio tu possa fare.

Ci hanno insegnato a  guardare sempre il lato positivo delle cose, anche quando sembra non ci sia.

Ci hanno insegnato a non scoraggiarci mai dinanzi alle difficoltà.

Ci hanno insegnato il vero significato della parola ‘’Felicita’’.

Il vero modo per essere felici è rendere felici gli altri.

Giulia Rinaldi Scolta del Palermo 11

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