Gli opposti si attraggono… la mia esperienza al Roverway 2018
Giorno 23 Luglio 2018 ha avuto inizio il sesto Roverway della storia dello scoutismo che ogni tre anni circa prende luogo in diverse parti d’europa. Quest’anno in Olanda 4630 rover e scolte da tutta Europa e non solo, infatti hanno partecipato anche Australia, Canada, Cile, Ghana, Messico, Sud Africa e Taiwan, si sono incontrate presso la spiaggia dell’Aja, una cittadina sul Mare del Nord.
La tematica di questo Roverway è stato “Opposites attract” ovvero “gli opposti si attraggono”, uno degli organizzatori, la sera dell’apertura, ha detto che c’è bisogno di questi eventi internazionali per definire l’identità di noi ragazzi che dobbiamo iniziare a prendere decisioni e a capire chi essere in un futuro più o meno lontano, per comprendere meglio noi stessi e per renderci conto che la diversità non è una realtà da cui fuggire bensì un valore da perseguire.
Dopo aver montato le tende sulla spiaggia, c’è stata la cerimonia d’apertura, e lì ho realizzato che finalmente, dopo un anno di preparazione, era quello il momento in cui dovevo dare il massimo, mettendomi in gioco e sarei dovuta tornare a casa con uno zaino pesante il doppio, ma non di souvenir bensì di ricordi ed esperienze uniche che avrei dovuto conservare gelosamente nella mia memoria.
Il giorno dopo tutte le Path composte da 6 Patrol (pattuglie) si sono spostate per iniziare la route mobile. Alcune Path si spostavano parecchio facendo diversi chilometri al giorno, altre come la nostra sono state ospitate presso una base scout: giornalmente ci spostavamo nelle cittadine vicine come Deventer, e da bravi turisti abbiamo assaggiato e ci siamo innamorati dei “Stroopwofels” biscotti tipici olandesi.
Un altro giorno abbiamo giocato a Softair con arco e frecce, in seguito, ovviamente, abbiamo portato il nostro contributo alla sede ridipingendola e spaccando la legna da veri boscaioli olandesi.
Gli ultimi giorni ci siamo spostati a Zeewolde in cui vi erano le più disparate attività da svolgere sia in Patrol ma anche da soli: arrampicarsi sulla paretina, veleggiare, pagaiare con i tuoi compagni su una canoa o ancora costruire una zattera.
C’erano campi per giocare ad Ultimate Fisbee o provare nuovi sport come il Quidditch, ovviamente non potevano mancare le tavole rotonde in cui si discuteva di vari temi di attualità come l’ambiente, l’inquinamento, l’incontro con l’altro.
Le sere al campo fisso le trascorrevamo al palco, scatenandoci con musica dal vivo grazie alla Rover band e poi si proseguiva con la musica disco, gli instancabili aspettavano l’alba in riva al lago. Questa, senza dubbio è stata la più bella esperienza della mia vita perchè ho accolto, senza esitare, tutte le “sfide” che il contingente mi aveva proposto; grazie al Roverway ho avuto l’occasione di conoscere ragazzi di tutto il mondo, con modi di pensare molto diversi dal mio, eppure le divergenze passano sempre in secondo piano rispetto ai valori che uniscono.
Claudia Di Nicola – Scolta del Palermo 15