Guida da te la tua canoa, ma ricordati il salvagente!

Guida da te la tua canoa, ma ricordati il salvagente!

“Guida da te la tua canoa, ma ricordati il salvagente!”

B.P. non l’aveva esattamente pensata così, ma la sua era una metafora.

Quella  dei capi di branca EG della nostra zona invece è stata una vera e propria sfida alla scoperta di uno degli strumenti più affascinanti che la natura ci offre e che spesso sottovalutiamo, ossia l’Ambiente Acqua.

Già, siamo a Palermo, città tutto porto, che ad oggi non ha nessun gruppo nautico o ad indirizzo. Per tale motivo i nostri capi, sempre in cammino, hanno deciso di cimentarsi in un momento formativo i cui obiettivi fossero lo scoutismo nautico e l’ambiente acqua.

Nel pomeriggio del 26 maggio appuntamento a Piana degli Albanesi, siamo in entroterra è vero, ma qui gli stimoli acquatici non mancano, inoltre il luogo ha da offrire tante opportunità.

Si inizia con una chiacchierata su questo mondo a noi lontano dell’ambiente acqua, a cura di Marilinda Lo Cascio, incaricata regionale al settore Nautico.

Marilinda ci illustra le enormi opportunità educative di questo ambiente e le relative competenze necessarie per poterlo proporre nelle nostre unità. Serve formarsi, come sempre, ma a piccoli passi, ogni gruppo può decidere se intraprendere questa “nuova rotta”.

Finita la parte teorica è tempo di mettersi in strada, tre squadriglie, rigorosamente nautiche, si mettono in cammino per le vie di Piana degli Albanesi con tanto di alpenstock e una missione da portare a termine, conoscere il luogo che ci stava ospitando. Riscoprire la civitas come  strumento dello scouting era tra gli obiettivi dei nostri temerari capi.

L’appuntamento per tutti è prima di cena presso l’Oasi Lago di Piana degli Albanesi, le squadriglie arrivano con i loro guidoni nuovi fiammanti blu mare, con tanto di gaffa del mezzo marinaio. Ci si confronta sui punti della missione per poi montare i rifugi che ci avrebbero accolti durante la notte.

Durante la serata si vive un divertente fuoco d’allegria a cui segue un piacevole momento comunitario.

La mattina seguente è tempo di riflessione con il momento di catechesi proposto dalla pattuglia, sul tema della competenza, la stessa che i nostri capi eserciteranno subito dopo nella sfida tra squadriglie.

Obittivo della sfida: varare una zattera che riesca a “solcare le acque del lago”.

I tentativi sono tragicomici, con una mezza vittoria della squadra maschile che riesce a realizzare una zattera monoposto in grado di  raggiungere con non poche difficoltà oltre i 10 metri dalla costa.

Dopo la fatica ci si diverte con un giro in canoa,  strumentazione che un reparto nautico dovrebbe possedere e conoscere.

Successivamente ci si ricompone per bene, pronti per celebrare la Santa Messa.

La giornata volge al termine con un lauto pranzo e la verifica di tutte le attività di branca EG svolte in zona, il tutto in pieno spirito di correzione fraterna.

Articolo e foto di:

Alberto Di Franco – Capo Reparto del Palermo 1

Redazione Zona Conca d’Oro

 

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