San Giorgio 2019: un’avventura da ricordare

San Giorgio 2019: un’avventura da ricordare

Sono Olivia, una guida di 11 anni, sto per vivere un pernottamento un po’ strano. La mia Capo Squadriglia mi ha detto che non è un semplice pernottamento di reparto. Stiamo infatti per partire per due giorni, 27 e 28 Aprile 2019, per il San Giorgio, così tutti lo chiamano. Lei mi ha detto che tutte le squadriglie della nostra zona, Conca d’Oro, si riuniscono insieme per due giorni e durante questo fine settimana si vivono momenti straordinari all’insegna dell’avventura e dello scouting. L’idea mi piace molto, per me è il primo anno di reparto, non ho mai vissuto un momento simile. La mia Capo Squadriglia, però, mi dice anche che quest’anno, a differenza del solito, partiamo con un motivo in più: realizzeremo l’impresa di squadriglia di espressione che ci è stata lanciata a febbraio e che con tanto entusiasmo abbiamo progettato fino ad ora.

Finalmente partiamo e arrivati a Piano Cervi (Bisacquino), dopo aver percorso una ripida salita arriviamo nel luogo in cui vivremo per due giorni, montiamo le tende nel nostro sottocampo ed è già il momento della messa.

Il momento del fuoco serale si avvicina e così i capi del nostro sottocampo ci dicono che è il momento di cenare e dedicare questi minuti prima del fuoco agli ultimi accorgimenti da dare al momento che realizzeremo.

Ecco, si comincia! Siamo tutti bravissimi! Ogni squadriglia con tanta originalità si è dedicata ad una tecnica espressiva diversa: alcuni hanno inventato una canzone del tutto inedita, altri hanno costruito delle bellissime marionette, realizzando persino il piccolo teatro all’interno del quale rappresentare il momento; altre squadriglie col cerone bianco sul volto sono state capaci di trasmettere dei bellissimi messaggi anche senza utilizzare la parola, soltanto mimando, mentre alcune squadriglie, hanno reso la recitazione non così banale, come a volte può sembrare. Infine, le squadriglie che hanno scelto le danze o i bans ci hanno rallegrati e fatti muovere durante il fuoco.

Non c’è cosa più bella del realizzare finalmente il momento che avevamo preparato e soprattutto vedere negli occhi di chi ci stava guardando la gioia e la complicità del sapere che ognuno ha messo un po’ di sé per rendere speciale quel fuoco serale.

  1. Arriva la domenica mattina e le squadriglie sono pronte a partire per affrontare le sfide che verranno loro presentate durante la giornata. Scopriamo così che le basi delle tecniche non saranno delle semplici “prove”, ma dovremo risolvere delle situazioni che possono comunemente accadere durante un’uscita di squadriglia o al campo estivo! Questa è davvero bella! In effetti, a cosa servono le tecniche di scouting se non ad essere messe in pratica nella quotidianità della nostra vita scout? Così le situazioni che ci vengono presentate fanno riferimento a: Campismo, Liturgia, Mani Abili, Meteorologia, Natura, Olympia, Orientamento, Pionieristica, Pronto Soccorso, Segnalazione.

Il tempo stringe, le prove sono tante ed è una corsa contro il tempo, ma noi diamo del nostro meglio e così facciamo di tutto per affrontarne quante più possibile.

Scade il tempo, sono le 13 e si torna nei nostri reparti per pranzare in attesa delle premiazioni!

Quando sentiamo il fischio, tutti ci riuniamo nella zona comune e il momento di decretare il vincitore. Ogni tecnica ha un “top”, una squadriglia che si è particolarmente distinta! Anche noi veniamo chiamate ad alta voce, si sente il nome della nostra squadriglia rimbombare nella radura, che emozione! Allora il tempo dedicato al trapasso nozioni, grazie alle indicazioni della nostra capo squadriglia e della nostra vice capo squadriglia, ci è servito!! Sono certa che al Campo Estivo potremo mettere in pratica queste nostre competenze!

Ma non è finita qui, è il momento dei vincitori. Tre squadriglie vengono nominate: Sq. Falchi del Palermo 14, Sq. Rondini del Palermo 15, Sq. Antilopi del Palermo 16. Intorno a me tutti bisbigliano, cosa c’è di strano? Sono tutti perplessi, c’è qualcosa di diverso? Finalmente i capi ci comunicano che tutti e tre hanno appena vinto il San Giorgio 2019! Un boato fa esultare tutti, ci si abbraccia e si piange! Le tre squadriglie hanno conquistato il primo posto a pari merito! Perché nominare un solo vincitore quando possono essercene tre? Per me è il primo San Giorgio, ma in effetti, ad una premiazione così non avevo mai assistito! Siamo tutti felici e non vediamo l’ora che si chiuda il cerchio per correre dai vincitori e complimentarci! Che emozione!

Che San Giorgio speciale! Le emozioni sono state tante, come è stata tanta l’avventura e la gioia della condivisione che di certo non è mancata! Torno a casa con tanta gioia nel cuore, chissà cosa mi aspetta nella prossima avventura….

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GALLERY COMPLETA

Articolo di Serena Butticè – Capo del Palermo 15

Foto di Angelo Contorno – Capo del Palermo 8

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