Un’ issa bandiera dalla forma strana, sembra quasi un veliero!
La base scout Volpe Astuta è diventata ormai un luogo vivo di incontri, di bellezza, di passione per il creato e di rinascita per coloro che almeno una volta hanno ascoltato il silenzio che racconta la sua storia. Tutte queste sensazioni ed esperienze sono ancora più forti per chi invece lo ascolta ogni settimana, tutti i venerdì e torna a casa pieno di energie.
Magicamente quando fai servizio alla base, la stanchezza diventa energia, la tristezza gioia, tutta la pesantezza di una settimana di studio o di lavoro si trasforma in leggerezza di stare tutti insieme in un luogo meraviglioso. Il venerdì alla base ogni ragazzo è impegnato, chi con il decespugliatore, chi con il rastrello, chi ancora con la carriola e con la sistemazione della struttura che diventa, dopo i mesi di servizio, come casa propria.
Ci si sente accolti, a proprio agio e disinvolti tra la cucina e il magazzino. L’aria che si respira in questo posto non si può paragonare a nessun’altra, ed è molto difficile da spiegare a chi non l’ha mai respirata, le emozioni che suscita sono bellissime e inaspettate. D’altronde è un pezzo di terra con una struttura bianca, alberi e un’issa bandiera dalla forma strana, sembra un veliero; come si fa a spiegare che queste apparentemente banali cose possono avere delle forti ripercussioni sulla propria vita interiore? Non si può spiegare come si possono superare i propri limiti, le proprie insicurezze e debolezze dopo un anno di attività alla base e forse è anche difficile credere che dieci ragazzi abbiano costruito venerdì dopo venerdì un pezzetto delle loro strade di vita e della strada di Volpe Astuta. Eppure è stato proprio così, l’avventura di quest’anno ci ha lasciato nei cuori dei bellissimi segni, indelebili incisioni che porteremo con noi per sempre.
Scegliere di fare servizio alla base Volpe Astuta ti dà l’occasione di capire che si può fare qualcosa di straordinario per la propria città, con l’esempio della dedizione dei capi della pattuglia e l’impegno che ognuno di noi ha offerto ricevendo in cambio molto di più, perché fare servizio non ha sacrificato il nostro tempo anzi, lo ha arricchito in un modo speciale.
Enrica Beltrano – Scolta del Palermo 14